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19 Dic 2025

SE PRESENTÓ EN NAPOLI EL LIBRO “LO SCISMA SOMMERSO E PAPA FRANCESCO”, DE LEONE MELILLO

El presente artículo fue publicado por el periódico Il Mattino, el viernes 19 de diciembre de 2025.

Grande partecipazione di professori universitari, dirigenti scolastici, docenti e studenti, di ogni ordine e grado, in occasione della presentazione (15/12/2025, Libreria Raffaello, Via Michele Kerbaker n. 35, Napoli) del recentissimo saggio di Leone Melillo sul tema “Lo scisma sommerso e Papa Francesco. Quando il Magistero Pontificio diventa pedagogia politica”, pubblicato il 3 dicembre scorso.

Un libro ispirato dal profondo legame di Leone Melillo con Pietro Prini, ma soprattutto un itinerario di ricerca – ha chiarito Melillo – che si interrompe solo apparentemente nel 2008, con la morte del grande Maestro, Pietro Prini. Una dimensione che vive il costante rapporto con Papa Francesco ed il suo Magistero Pontificio.

Tra i tanti interventi, significativi quelli di Francesco Bonini (Magnifico Rettore dell’Università di Roma LUMSA), di Raffaele Cantone (Procuratore della Repubblica a Perugia); di Pietro Finelli (Istituto Domus Mazziniana); di Enrique Del Percio (Magnifico Rettore dell’Università di “San Isidro Plácido Marín”); di Raimondo Pasquino (già Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Salerno); di Francesco Urraro (Vicepresidente – Ufficio di Presidenza del Consiglio di Stato).

Tutti hanno analizzato – attraverso un apporto differenziato, ma sempre coerente – il rapporto tra lo “scisma sommerso” denunciato da Pietro Prini ed il Magistero di Papa Francesco, che consente di “toccare snodi cruciali della contemporaneità”.

Rilevanti, in tal senso, la pedagogia francescana e la tradizione culturale dei gesuiti, legate alle scelte personali del Pontefice argentino, ma soprattutto il Magistero di Papa Francesco, con particolare riferimento alla Lettera enciclica Dilexit nos del Pontefice argentino (24 ottobre 2024), ma an¬che l’Esortazione apostolica Dilexi te, di Papa Leone XIV (4 ottobre 2025) – posta in continuità, per stessa ammissione di Papa Prevost, con il Magistero di Papa Bergoglio – e quindi la Lettera Apostolica Disegnare nuove mappe di speranza di Papa Leone XIV (27 ottobre 2025), resa in occasione del LX anniversario della Dichiarazione conciliare Gravissimum edu¬cationis, nella parte in cui appare in continuità, con maggiore evidenza, con il Magistero di Papa Francesco.

Lo ha chiarito, soprattutto, Enrique Del Percio. Il Rettore si è soffermato sulla visione di Papa Francesco, che vuole “toccare snodi cruciali della contemporanei¬tà”, fondati “sul nesso pedagogia-politica”, ma soprattutto sul contributo significativo che questo volume offre per la comprensione di un nodo centrale della Chiesa contemporanea.

Nessun contrasto, quindi – evidenzia Enrique Del Percio leggendo alcune conclusioni a cui perviene il saggio di Melillo – tra la “giusta libertà di ricerca” e lo “studio delle scienze sacre”, tra la “libertà di investigare e di manifestare con prudenza” il proprio “pensiero” nel “dovuto ossequio verso il Magistero della Chiesa” e l’ulteriore “approfondimento delle verità” (cann. 218 e 386 § 2 C.J.C.), che non può risiedere nella dimensione bioetica, come già esprime, tra l’altro, la dimensione della “libertà religiosa dell’individuo”. Una dimensione che svela la fuorviante convinzione di Pietro Prini per cui la “civiltà moderna è nata quando lo spazio degli ingegneri si è sostituito a quello dei teologi”.

Lo evidenzia la “pedagogia” – rammenta ancora Del Percio, leggendo il volume di Melillo –   che “si interroga su come praticare un tipo di insegnamento capace di offrire gli strumenti minimi per la formazione di un soggetto libero, capace di emanciparsi e orientarsi criticamente nel mondo che lo circonda”.

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